Nell’articolo precedente abbiamo elencato le 3 fasi della gestione del credito:
Abbiamo descritto in modo dettagliato la Mappatura AS IS ed evidenziato l’importanza basilare che questa riveste nella costruzione dell’intero processo “Offer to Cash”.
Così come annunciato in precedenza, come seconda fase, analizzeremo il “PROCESSO TO BE” e tutti i sotto processi che lo compongono e più precisamente:
Prima di effettuare qualsiasi attività in proposito, è fondamentale individuare il TEAM giusto, ossia includere nel progetto tutte le figure che saranno in grado di considerare e analizzare tutti i punti d’attenzione dell’intero processo identificando, inoltre, coloro che saranno sempre presenti e coloro che parteciperanno solo per alcune parti specifiche. E’ altresì importante che vengano coinvolte fin da subito figure appartenenti alle diverse funzioni aziendali per essere certi che il progetto sia considerato come IL PROGETTO DELL’AZIENDA.
PREVENZIONE DEL RISCHIO CREDITO
Possiamo definire la prevenzione del rischio credito come quell’insieme di attività che hanno l’obiettivo comune di ridurre al massimo il rischio commerciale, ossia il rischio che l’azienda venditrice corre di non incassare il proprio credito.
Queste attività possono essere classificate in due categorie: preventive e post-vendita
Sono tutte quelle attività che devono essere ben impostate e/o pianificate, propedeutiche alla vendita, alla definizione delle condizioni contrattuali nonché alla firma del contratto.
È il documento ufficiale all’interno del quale sono contenute tutte le regole che impattano l’intero processo Order to Cash identificando i ruoli e le responsabilità delle singole figure coinvolte, le varie tipologie di clientela con i relativi criteri di classificazione e le regole per ciascun cluster di clienti, nonché riporta in modo analitico tutte le regole per i punti qui di seguito riportati ed infine l’escalation process per ciascuna attività.
È il punto di partenza per la gestione del rapporto con il cliente nuovo e le relative condizioni contrattuali che verranno applicate. È uno degli elementi fondamentali per l’assegnazione del fido.
Questa analisi, differenziata per ogni tipologia di cliente, deve essere il risultato di varie fonti informative: informazioni recepite dalle fonti ufficiali e/o dalle società di info commerciali, quelle recepite dalla forza vendite e dal territorio.
Nelle aziende con un numero considerevole di clienti l’attribuzione del fido cliente viene eseguita tramite sistemi di scoring più o meno automatizzati che sono in grado di fare un mix delle informazioni esterne e quelle interne.
La solvibilità dei clienti deve essere controllata nel tempo con sistematicità, integrando inoltre le esperienze di pagamento / comportamento del cliente al fine di adeguare il fido assegnatogli alla situazione del momento.
Sono strettamente collegate tra loro e devono tener conto sia della solvibilità del cliente che la sua storicità, delle abitudini del mercato, della marginalità del prodotto nonché il fido che si vuole concedere.
E’ ovvio che deve esserci una predilezione per le forme di pagamento elettronico in quanto riducono le attività manuali e danno in modo rapido l’esito del pagamento.
Sono un elemento fondamentale della vendita e devono essere preventivamente concordate con la funzione commerciale, definendo quelle da evitare e quelle che possono essere accettate solo previa autorizzazione.
Devono essere facilmente applicabili e tutelare l’azienda venditrice da eventi imprevisti, comportamenti pretestuosi atti a evitare i pagamenti, nonché in caso di insolvenza.
I collateral sono tutte quelle clausole contrattuali che hanno l’obiettivo di rendere più sicura la vendita fornendo una maggiore garanzia del credito come ad esempio : le fideiussioni (o altre forme di garanzia), le assicurazioni sul credito o sui rischi politici in caso di vendite all’estero, i titoli di credito, o quegli accordi che prevedono l’intervento di un terzo in caso di mancato pagamento da parte del debitore principale.
Sono quelle attività che l’azienda mette in atto per evitare ritardati e/o mancati pagamenti.
Avere un’anagrafica cliente completa e corretta è uno degli elementi fondamentali per evitare ritardi di pagamento. Un’anagrafica ricca di informazioni aggiuntive, oltre a quelle indispensabili per la consegna e la fatturazione, dà la possibilità di effettuare analisi di settore e di performance che possono fornire dati importanti per la strategia aziendale.
Rispettare le condizioni di fornitura, fornire il prodotto corretto e perfettamente funzionante, una corretta gestione documentale e la corretta fatturazione sono tutti elementi che, se non rispettati, causeranno sicuramente ritardati pagamenti.
Tutte le variazioni di fornitura devono essere fatte in forma scritta, riportare eventuali posticipi di consegna, valorizzate e accettate dal cliente.
L’immediatezza nel rilevare eventuali insoluti può essere un elemento determinante per una rapida risoluzione dello scaduto. Come si dice: Chi primo arriva, meglio alloggia.
E’ importante intervenire rapidamente verso il cliente per conoscere i reali motivi dell’insoluto e impostare così la strategia corretta.
Le contestazioni, reali o pretestuose che siano, sono una delle principali cause di scaduto e di contenziosi che a volte durano anni e costringono il creditore ad accordi transattivi.
Detto anche Dispute management, è un’attività così importante e complessa da essere un vero e proprio processo a sé stante.
Siamo giunti alla conclusione del processo di prevenzione del rischio credito, vi invito al prossimo articolo per discutere del Dispute Management.